lunedì 8 ottobre 2012

Il salotto del martedì - 2 ottobre 2012 - Il mondo di Atene, di Luciano Canfora

Luciano Canfora, Il mondo di Atene, Laterza 2011


Approfittando dei tempi più lunghi e rilassati, garantiti dalle ferie roventi di quest'estate, alcuni di noi hanno affrontato un testo molto impegnativo, Il mondo di Atene, di Luciano Canfora.
L'autore è noto: un filologo classico, professore a Bari, celebre sia per il rigore con cui padroneggia il mare sterminato delle sue fonti, sia per la vis polemica con cui di tanto in tanto anima il dibattito pubblico italiano. Ora, se c'è un argomento che in questi mesi è stato al centro delle nostre discussioni, questo è il destino della Grecia, e con esso una serie di concetti variamente interpretabili, da uno svuotamento della democrazia attraverso una sovranità limitata fino al ruolo delle competenze e al predominio delle élites tecnocratiche. Insomma, mai come oggi ci si è interrogati su quale sia la vera natura della democrazia.
Luciano Canfora, con questo libro, dà alla questione un taglio originale e stimolante, smontando i miti sorti attorno a questo sistema politico e alle sue origini storiche.
Si parte dal luogo comune che (sulla base del celebre epitaffio di Pericle) fa di Atene la culla della democrazia, scuola della Grecia e di tutto il mondo. Ma quale democrazia? In realtà i cittadini ateniesi, escludendo le donne, gli stranieri e gli schiavi, erano 20.000 su 350.000; tutti, tra l'altro, parassiti stipendiati dallo stato, che campavano a spese del tributo versato dagli alleati. Come diceva Max Weber, la democrazia ateniese altro non era che una gilda che si spartiva il bottino. Quindi quello che stato così idealizzato era un sistema basato sul controllo imperialistico delle altre città, punite in modo crudelissimo se per caso venivano meno ai doveri dell'alleanza, come dimostra il terribile episodio della strage dei Melii.
Luciano Canfora
E poi l'ostracismo, il controllo della cultura, la condanna a morte di Socrate: come si fa a parlare di libertà? Eppure Canfora riesce, in questa sua appassionata rievocazione del secolo breve che va dal 480 al 399 a. C. a dimostrare che il mito della democrazia ateniese ha una sua validità storica oggettiva e costituisce un esempio fecondo anche per società più complesse.
La nostra discussione verte dunque sul paradosso di questa città, in cui la democrazia e l'impero riuscirono a convivere. Tenendo sempre presente l'abisso che intercorre tra una democrazia diretta come quella ateniese e i nostri sistemi rappresentativi, ci siamo chiesti quanto di quell'antica esperienza serva ancor oggi a chiarirci le problematiche odierne. Anche oggi, nota qualcuno, ha un ruolo centrale l'esaltazione della competenza e questo ci ricorda che ad Atene, nel V° secolo, si verificò questo miracolo: era ben salda al comando un'élite, ma essa accettò la sfida del confronto quotidiano con l'assemblea e, non sottraendosi alla fatica di cercare e costruire il consenso, gettò le basi di un modello politico destinato a durare nei millenni. 

Matilde Morotti 

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