Ti consiglio un libro

Libri da mettere in valigia o sul comodino, da leggere in tram o in spiaggia, buoni solo per arredare la casa o importanti come amici leali.
Avete letto un bel libro? Consigliatelo anche ad altri.
Un libro vi ha deluso? Raccontateci perché.
Se siete in partenza, che libri metterete in valigia?
Se siete tutti casa e biblioteca, quali letture state facendo?
Questo è uno spazio libero, dove ciascuno può consigliare (o sconsigliare) i libri che lo hanno incantanto, deluso, tradito, conquistato, annoiato, colpito, salvato...

16 commenti:

  1. Consiglio di lettura:"Due" di Irene Nemirovski.Avrete da pensare.

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  2. Ci sono libri di cui non trovi "la chiave" e che non riesci proprio a finire, libri che finisci un po' a fatica, per inerzia o per dovere, altri che non vedi l'ora di ritrovare sul comodino alla fine della giornata perché ti hanno completamente catturato. A questa terza categoria appartiene sicuramente, per me, "Il Dio delle piccole cose" di Arundhati Roy. Purtroppo (o per fortuna?) è rimasto finora l'unico romanzo di questa autrice, che poi ha preferito dedicarsi alla saggistica, affrontando temi connessi alle condizioni dell'India e alla globalizzazione.

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  3. Ho letto proprio di recente "Il dio delle piccole cose" e l'ho molto apprezzato. La scrittrice con questo libro dimostra di avere "una mente cosmica" ma la dedica in particolare al "dio delle piccole cose". A riprova che la vera grandezza si sposa con l'umiltà, col senso del fragile, del sacro anche nelle sue espressioni più minute. Al contrario della falsa grandezza che si sposa con la tracotanza, con gli evidenti danni per la società e il pianeta.

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  4. Io in valigia metterei 'La strada' di Cormac McCarthy. Racconto del viaggio di un padre e un figlio senza nome - alla madre sono concessi soo pochi flashback - in una terra annientata da una non precisata catastrofe. La cosa più bella sono i dialoghi: scabri, talvolta monosillabici, pesanti come macigni.
    E' nelle sale la trasposizione cinematografica con Viggo Mortensen, per la regia di John Hillcoat.

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  5. Il mio suggerimento è "La promessa" di Friedrich Durrenmatt, un breve romanzo pubblicato dallo scrittore svizzero nel 1958. La storia: una bambina di sette anni viene barbaramente uccisa ed il commissario che si occupa delle indagini 'promette' ai genitori di trovarne l'assassino. Nella versione italiana il romanzo è pubblicato con un sottotitolo illuminante - un requiem per il romanzo giallo - perchè proprio in questa storia che presenta tutti gli elementi tipici di un giallo, la logica e i metodi deduttivi degli investigatori classici non porteranno alla soluzione del caso. L'impegno morale del commissario sarà vinto e anche la soluzione del mistero si rivelerà una sconfitta. Molto bella anche la trasposizione cinematografica di Sean Penn (La promessa, 2001) che attualizza la storia tra le montagne del Nevada e affida il ruolo del poliziotto, Jerry Black, a Jack Nicholson.

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  6. Ho seguito il consiglio di Matilde, e ho letto Due di Irene Nemirovsky, la cui scrittura pulita e densa ho già avuto modo di apprezzare nel piccolo e intenso Il ballo e in Suite francese. Devo dire che mi è piaciuto e mi ha colpito, al punto che vorrei rileggerlo. Il libro tratteggia con grande incisività i molti modi in cui si può essere due, dalla passione giovanile – resa più intensa, in questo caso dal fatto che la Grande Guerra è appena finita, alcuni amici sono morti e loro, i sopravvissuti, adesso sanno di essere mortali - alla prevedibilità dell’amore coniugale, che però cresce “non solo senza l’aiuto dei coniugi, ma addirittura loro malgrado, malgrado le liti, le delusioni e i tradimenti”, creando una complicità che rende invincibili. Tra questi due estremi le tante sfumature e le tante facce dell’essere due (due innamorati, due amanti, due sposi, due genitori), spesso mescolate tra loro. In una delle ultime pagine, intorno ad un abbraccio tra Antoine e Marianne, ormai coppia matura, si condensano alcuni dei temi che attraversano il libro. “Tra moglie e marito esistono poche reazioni imprevedibili… In questo gli sposi sono come fratelli e sorelle che, anche diversi, anche nemici, non sono mai indecifrabili l’uno per l’altro. Ma, per contrasto, Marianne si ricordava a volte di quella sensazione di avanzare a tentoni, in una foresta oscura, che l’assaliva nei primi tempi del loro amore, quando il corpo e l’anima sono ugualmente sconosciuti e pieni di sorprese”. E ancora. “Antoine pensò: La donna che ho amato di più non è questa, ma, in punto di morte, rimpiangerò quello che mi unisce a lei più di quanto non abbia rimpianto la passione. La passione sembra un dono di Dio, ‘troppo bello per essere vero’. Si sente che Lui ce la concede solo per un certo tempo; una cosa così, invece, è tutta nostra… conquistata a fatica, accumulata lentamente, distillata come un miele. E un giorno ci toccherà abbandonarla… Che peccato”.

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  7. Ora che le valigie sono già state disfatte, e i libri rimessi al loro posto, vorrei distinguere –tra le mie letture estive – alcuni libri per me “perdibili” da altri “imperdibili”.
    Perdibile: Banana Yoshimoto, “Delfini”, Feltrinelli. Dopo averlo letto mi vengono in mente solo aggettivi come “carino”, “lieve”, “delicato”, “stile quasi infantile”. Un po' poco per catturarmi. Lo chiudi e ti resta poco o niente. Forse non era il momento giusto.
    Perdibile: Patrick Dennis, “Zia Mame”, Adelphi. Tra i due fronti che si sono creati attorno a questo libro (da una parte il fronte “meraviglioso, esilarante, da non perdere”, dall'altra il fronte “sciocco, inverosimile, superficiale”), mi schiero con il secondo. Ma forse, se avessi resistito oltre le prime 50 pagine, avrei trovato qualcosina di più. Una delusione.
    Imperdibile: Raymond Carver, “I principianti”, Einaudi. Per chi ha amato “Di cosa parliamo quando parliamo d'amore” (tagliato in buona parte da un editor spietato, che però ha contribuito a costruire uno stile dove ogni parola è necessaria), ecco l'opportunità di cogliere qualche sfumatura in più in una scrittura che resta comunque tagliente, e scava storie e personaggi indimenticabili. Semplicemente qui c'è più “crescendo”, ma il pugno nello stomaco, in queste storie spesso amare, fatte di incomunicabilità e dove ogni tanto uno spiraglio di luce si apre nel luogo più impensato, arriva comunque, eccome se arriva. La più toccante di tutte, in entrambe le versioni “Una cosa piccola ma buona”.
    Imperdibile: Janet Frame, “Un angelo alla mia tavola”, ricomparso in una edizione in un unico volume per Neri Pozza, dopo anni di assenza dalle librerie. Una vita in bilico tra una normalità ricca di sfumature e una pazzia forse solo presunta, e perciò così scandalosa e violenta. Una storia scoperta (e sofferta) prima al cinema e poi sulla carta. In entrambi i casi da vedere/da leggere.

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  8. Consiglio un piacevole "libro da comodino", da leggere senza impegno e senza matita per sottolineare, ma certo non banale: "Colpa d'amore" di Elizabeth von Arnim, Bollati Boringhieri. Un percorso tra le ipocrisie della società perbene, che inevitabilmente ci rende più simpatici i "peccatori" di coloro che rispettano le regole, una serie di ritratti acuti, descritti con pochi tratti, su cui spiccano Milly dagli occhi di colomba, con il suo candore e la sua libertà, e l'anziana madre della famiglia "offesa", i Bott, cui la vita ha insegnato tolleranza e cuore.
    Leggibilissimo.

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  9. Carissime amiche di biblioteca, prima ditutto voglio ringraziarvi per le piacevoli e interessanti letture commentate insieme, poi vi indico il mio libro del cuore:1984 di G.Orwell.
    E' un libro sulla dittatura,nello specifico di tipo stalinista, ma per me su tutte le forme di repressione dell'uomo, di distruzione della sua liberta',sulla violenza e la miseria materiale e morale, che accompagnano ogni forma di tirannia. E' un libro capace di coinvolgerci in modo completo e di farci riflettere su una possibilità che è sempre in agguato, Buona lettura e buona riflessione (il film tratto dal libro è ancora più agghiacciante)
    Con affetto e in attesa dei prossimi pomeriggi di letture e film
    Franca Ferrari

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  10. Ecco la mia lettura dell'ultimo week-end: ACQUA IN BOCCA di Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli.
    Parla di un'indagine poliziesca compiuta a quattro mani dai più famosi personaggi (Salvo Montalbano e Grazia Negro) di Camilleri e Lucarelli; interessante il modo di interagire dei due autori, la storia è godibilissima anche se non manca la suspance, CONSIGLIATISSIMO!
    Buona lettura
    Anna Maria

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  11. Care amiche della biblioteca, vi vorrei consigliare un altro libro dopo 1984, anche questo collegabile a un film: "Padre Sergio" di L. Tolstoj, da cui è tratto il bellissimo "Il sole anche di notte" dei fratelli Taviani. E' il ribaltamento del mito del superuomo e uno scavo profondo sull'animo umano
    Buona lettura
    Franca Ferrari

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  12. Care amiche di lettura, indico volentieri alcuni libri che mi sono piaciuti particolarmente:

    S.Y. AGNON, "Appena ieri", Einaudi 2010
    Scrittore ebreo israeliano, premio nobel 1966, Agnon si può considerare il fondatore della letteratura israeliana. In questo romanzo si parla degli albori del sionismo e dei primi insediamenti ebraici in Palestina agli inizi del 1900. Molto interessante l' argomento, stupefacente il linguaggio che si rifà alla Bibbia e alla letteratura rabbinica.
    "Racconti di vento e di mare" a cura di Giorgio Bertone, Einaudi -
    Questa godibilissima lettura è di tutt'altro tenore; si tratta di una antologia di splendidi racconti di grandi autori, specialisti di avventure nel mare e nel vento, da Stevenson, Melville, Conrad, London..., ma anche Montale e Pavese!

    Una lettura impegnativa ma fondamentale per comprendere tante cose del secolo scorso è:

    Vassilij GROSSMAN, "Vita e destino", Adelphi.
    Non saprei da dove cominciare per presentare quest'opera grandiosa che parla della 2° guerra mondiale, del nazismo, della Russia sovietica, di tutto il male, ma anche, incredibilmente, del bene di cui è capace l'uomo.
    George Steiner ha scritto: "Libri come 'Vita e destino' eclissano tutti i romanzi che oggi, in occidente, vengono presi sul serio."

    Infine come lettura estiva, leggera ma tutt'altro che banale, vorrei consigliare i libri di Elisabeth Von ARNIM, pubblicati da Bollati - Boringhieri; ( ci sono tutti in biblioteca Delfini ) l'autrice 1866 - 1941 è stata definita da H.G. Wells "la donna più intelligente della sua epoca"
    Auguro a voi tutte una serena estate Anna Sandri

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  13. Anche se e' un po' tardi, siamo in agosto e la biblioteca e' chiusa consiglio questi libri per l'estate:
    intanto tre autori italiani che ho scoperto da poco e mi sono piaciuti molto:
    Morozzi Gianluca - Blackout
    Bertola Stefania - Il primo miracolo di George Harrison
    Cornia ugo - Le storie di mia zia
    poi se vogliamo andare all'estero:
    Murakami Haruki _ kafka sulla spiaggia
    MC Cann Colum - questo bacio vada al mondo intero
    Franzen J. - Liberta'
    un saluto e una augurio di buonba lettura

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  14. Consiglio vivamente IL DIAVOLO CUSTODE da cui è stato tratto il film bellissimo QUASI AMICI.
    è una lettura delicata e intensa, che rende partecipi del disagio di un paraplegico, e nel contempo mostra la gioia e la volontà di vivere ed amare "nonostante tutto".

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  15. I RACCONTI di Cechov. grandiosi!

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