venerdì 15 luglio 2011

Ti consiglio un libro - "Il quinto giorno" di Frank Schätzing

Frank Schätzing, Il quinto giorno, Nord 2005

Quando siamo al mare per le nostre vacanze difficilmente pensiamo a quanti rischi l'ecosistema marino corre a causa nostra: scarichi, rifiuti velenosi, trivellazioni, inquinamento portano alla moria di pesci e, di conseguenza, all'aumento delle specie marine a rischio di estinzione.
Ogni anno le associazioni ambientaliste lanciano i loro SOS per sensibilizzare l'uomo ad un maggiore rispetto degli equilibri naturali (quest'anno si è puntata l'attenzione sugli oceani ormai al collasso <http://www.repubblica.it/news/ambiente/rep_rinnovabili_ipso-oceani-al-collasso-in-un-generazione802255.html), ma senza grandi risultati.
Proviamo allora ad immaginare uno scenario in cui “il numero delle specie marine con comportamento aggressivo nei confronti dell'uomo aumenta drammaticamente” (p.478). Se tutte le specie marine manifestassero mutamenti nel comportamento e fossero loro a mettere in pericolo la sopravvivenza dell'uomo?
“Organismi mutati che improvvisamente sembravano consapevoli di quello che facevano […] L'uomo aveva spopolato i mari, lasciando solo qualche miserabile pesce, e i banchi sopravvissuti avevano imparato ad evitare le trappole mortali […] Il mare uccideva gli uomini” (p.481)

Questo lo scenario del romanzo di Franz Schätzing il cui titolo originale era appunto Der Schwarm ovvero lo sciame, il branco.
In italiano il titolo è stato tradotto come Il quinto giorno prendendo spunto dal nome del file che lo scienziato Sigur Johanson, protagonista del romanzo, utilizza per raccogliere i dati della sua ricerca su strani fenomeni che si manifestano in mare: sicuro che le creature marine abbiano acquisito un'intelligenza superiore a quella umana Johanson pensa che il quinto giorno Dio abbia creato gli esseri marini a sua immagine e somiglianza.

Piccoli pescatori spariscono in mare, poi scompaiono interi equipaggi di pescherecci, ma nessuno vi presta attenzione finché le balene cominciano ad attaccare le navi, i mitili ne bloccano le eliche e banchi di meduse velenose infestano gli oceani diffondendo strane malattie tra gli uomini. Un gruppo di scienziati ed esperti mondiali è chiamato a risolvere il mistero e fermare la terribile catastrofe ambientale che ha origine nel mare.

A dispetto delle 1032 pagine, la storia è estremamente coinvolgente proprio perché basata su ricerche e dati reali. Le spiegazioni scientifiche sono sempre chiare ed utili per comprendere e rendere ancora più avvincente la trama narrativa.
La passione dell'autore per le specie che popolano i nostri oceani lo ha portato anche ad approfondirne lo conoscenza da un punto di vista etologico pubblicando anche un altro volume intitolato “Il mondo d'acqua” che descrive scientificamente le meraviglie dell'universo marino.

Dopo aver letto questo romanzo non si potranno più ignorare le conseguenze dei nostri comportamenti, anche quotidiani, nei confronti del mare e dei suoi abitanti:
“Chi è in grado di decidere quale valore può avere una specie animale per lo spirito umano? Vorremmo boschi, barriere coralline e mari pescosi, aria pulita e laghi limpidi. Se continuiamo a danneggiare la Terra e ad annientarne la varietà, distruggiamo una complessità che non comprendiamo e che non saremo mai in grado di sostituire. Le cose che distruggiamo rimangono distrutte. Chi vuole decidere a quale parte della natura possiamo rinunciare?” (p.1020)

giovedì 7 luglio 2011

Ti consiglio un libro - "Invidia" di Elena Pulcini

 Elena Pulcini, Invidia, Il Mulino 2011

Si dice che l’estate sia la stagione delle letture meno impegnative, ma se qualcuno di voi concorderà con me che si tratta di un’affermazione perlomeno discutibile, si tuffi nel saggio di E. Pulcini.


Non si ammette volentieri di essere talora invidiosi: l’invidia è una passione logorante, triste, che tende ad infognarsi; proprio per questi motivi è stimolante analizzarsi, analizzare la società, le relazioni pubbliche e private, che difficilmente possono prescindere dall’invidia. Nel saggio che propongo viene studiata questa passione attraverso opere di narrativa, opere di filosofi, opere di economia e di politica. Scoprirete interessanti relazioni ad esempio tra invidia e democrazia, invidia e donne, invidia e moda… Non si tratta soltanto di una passione privata; essa è incarnata nella società, è una passione che va mutando e mutandoci.

Luisa Magnani

sabato 2 luglio 2011

Ti consiglio un libro - "Eva dorme", di Francesca Melandri


Francesca Melandri, Eva dorme, Mondadori 2010

Un pacchetto postale rispedito al mittente, una madre nubile in tempi difficili, una terra di frontiera divenuta italiana quasi per sbaglio. E un viaggio in treno lungo 1397 chilometri, dalle valli dell'Alto Adige fino al mare di Calabria, per ricomporre i tasselli di una vicenda interrotta al confine tra piccola e grande storia.
Donna moderna e insonne che fa un mestiere moderno, l'organizzatrice di eventi, l'io narrante Eva – ma la vera protagonista è sua madre, Gerda - scende al Sud per accomiatarsi dall'uomo che avrebbe voluto per padre (“solo una volta nella vita mia madre è stata certa dell'amore per un uomo, e io di quello di un padre, mentre tutti gli altri sono passati come acquazzoni estivi: ci hanno infangato le scarpe, ma lasciato i prati secchi”).
Eva dorme, è un romanzo che cattura, ampio e avvolgente, una storia al tempo stesso intima e politica in cui i personaggi reali – da Silvius Magnago ad Alexander Langer – 'dialogano' con quelli di finzione.
Sceneggiatrice di successo al suo esordio nella narrativa, l'autrice ha vissuto a lungo in Alto Adige e sa restituirne tutta l'ambivalenza: storica innanzitutto, recuperando alla nostra memoria di turisti distratti episodi salienti o dimenticati – l'italianizzazione forzata sotto il fascismo, lo sradicamento culturale, il terrorismo degli anni '60 – ma anche linguistica e sentimentale, nelle tante parole in tedesco e nel richiamo dolente all'Heimat che percorrono l'intero libro.

Cinzia Pollicelli

(Francesca Melandri incontra i lettori alla Biblioteca Delfini di Modena giovedì 14 luglio alle 18,30, all'interno del ciclo Di genere gentile. Donne che parlano di donne).