giovedì 7 aprile 2011

Il salotto del martedì - verso "Giorni d'amore e inganno", di Alicia Giménez-Bartlett


Nota in Italia come la “Camilleri spagnola”, Alicia Giménez-Bartlett è autrice di numerosi gialli imperniati sul personaggio dell'ispettrice di polizia Petra Delicado, ma anche di romanzi psicologici che col giallo non hanno molto a che vedere. Tanto per fare un esempio, uno dei suoi libri più apprezzati è un ritratto di Virginia Woolf vista dalla sua cuoca (Una stanza tutta per gli altri). Questo Giorni d'amore e inganno (Sellerio 2008) non è un giallo, ma ricorda un po' quei racconti polizieschi che prendono lo spunto da un delitto compiuto in una stanza chiusa dall'interno. Qui non c'è un delitto, ma un amore irregolare che improvvisamente esplode in un ambiente claustrofobico, dove quattro coppie sono costrette ad una convivenza forzata. Siamo in Messico, nel villaggio in cui vivono, chiuse nel loro dorato isolamento, le mogli degli ingegneri che lavorano ad un grande cantiere. Una di loro, la più banale e insospettabile, ha una relazione col marito di un'altra e... È come se l'autrice buttasse un sasso in una palude e stesse a vedere i cerchi che si allargano sempre di più. Il pretesto della “situazione obbligata” permette di delineare i caratteri e i comportamenti dei personaggi amplificandone difetti e virtù, ma suscita anche in noi lettori dubbi ed interrogativi. Si può rivoluzionare la propria vita in nome di un'improvvisa ed inaspettata passione? Quanto contano l'abitudine e il conformismo nel far durare un matrimonio? E che cos'è l'amore, che cos'è il matrimonio? E quante sono le vie d'uscita dalla noia?

Un romanzo forte, inquietante, volutamente fuori dagli schemi.


a cura di Matilde Morotti

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