sabato 21 aprile 2012
Uomo e donna li creò - 14 aprile 2012 - Itaca per sempre
Che cosa si prova ad essere un greco dell'età omerica? Per quanto una risposta esaustiva a questa domanda non potrà mai essere fornita, Luigi Malerba ci avvicina a una tale prospettiva attraverso un intimo e dettagliato resoconto psicologico dei sentimenti e delle emozioni provati da Penelope e Ulisse nel corso dei noti fatti narrati nell'Odissea.
Lo sguardo introspettivo di Malerba ci presenta una versione attualizzata dei personaggi principali, che ora appaiono super ciali e stilizzati nei versi originali di Omero. Penelope non è così passiva e ingenua come ce la ricordavamo, ma piuttosto dimostra profonde e complete capacità di analisi, che le consentono di gestire la situazione di Itaca sia in assenza che (soprattutto) in presenza del marito; Ulisse è invece più simile a un "normale" uomo in carriera che ad un eroe, innamorato dei propri successi personali, spesso dimentico della famiglia lontana, e costantemente in cerca di svaghi per combattere un'onnipresente pressione sociale.
Se Itaca è per sempre, anche i sentimenti sono per sempre? In altre parole, Penelope e Ulisse rappresentano dei caratteri universali alle prese con questioni eterne come l'amore, l'autorealizzazione, il destino e la morte, o costituiscono invece un tentativo forzato di estendere e generalizzare la nostra prospettiva particolare? Sebbene una controprova diretta (il pensiero degli interessati) non potrà mai essere disponibile, bisogna tenere presente che l'opera di Malerba rientra nel campo della letteratura, e in quanto tale svolge a pieno merito il proprio ruolo.
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