mercoledì 2 febbraio 2011

Un libro, un film - 27 gennaio 2011 - Lolita

Attraverso le pagine di Lolita, Vladimir Nabokov affronta tutti gli aspetti più intimi e profondi della passione amorosa: la perversione, l'ambiguità, l'inganno, il possesso, la sottomissione. Il rapporto tra Humbert Humbert, raffinato europeo cosmopolita, e Dolores Haze, giovane “ninfetta” americana, riassume magistralmente tutti questi aspetti e può quindi essere visto come una vera, tragica storia d'amore.

Di chi è la “colpa” di questa tragedia? Della sensibilità malata di Humbert (e della sua storia non consumata con Annabel) o degli atteggiamenti provocanti di Lolita? Sebbene entrambi appaiano come vittime e seduttori, il rapporto è sbilanciato dalla parte del primo: è lui, amante e padre allo stesso tempo, a rinchiudere Lolita in una prigionia tutt'altro che dorata, costituita di sesso imposto e regali non necessari. Pur ostentando spavalderia, Lolita non può che sottomettersi al ricatto, rifugiandosi nella passività e nella mancanza di piacere. Questo amore-possesso di Humbert è però destinato al fallimento: per tenere sotto scacco Lolita, egli dovrebbe essere in grado di tenere sotto scacco prima di tutto se stesso. La drammatica fuga di Lolita con Quilty è l'esito naturale di una storia nata dall'incapacità di Humbert di gestire le proprie perversioni.

L'autoanalisi di Humbert è schietta e consapevole, ma soltanto nel finale, quando è troppo tardi per rimediare, egli riesce a prendere coscienza dei propri inganni: verso Charlotte, verso Lolita e soprattutto verso se stesso. La personalità di Humbert è in ogni caso troppo complessa per essere liquidata con una semplice condanna. La sua perversione, nascosta nel vecchio mondo e realizzata nel nuovo, è molto più profonda di quella di Quilty: Humbert è attratto solo dalle ninfette, non da tutte le bambine, e l'attrazione irresistibile verso Lolita è guidata non solo alla ricerca del piacere, ma anche da un genuino sentimento che potrebbe essere chiamato “amore”. Ciò su cui Nabokov invita a riflettere è proprio la definizione di questo sentimento, così articolato e multiforme da non poter essere privo di coni d'ombra.

PS. Nel 1975 Nabokov venne intervistato per la trasmissione televisiva francese Apostrophes. Il video dell'intervista, diviso in quattro parti, è disponibile ai seguenti link:

1. http://www.youtube.com/watch?v=ezLY92rGkq8

2. http://www.youtube.com/watch?v=hqfY2ol5A90

3. http://www.youtube.com/watch?v=FR9vf6HTg6o

4. http://www.youtube.com/watch?v=mH4eI0Reh1w

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