Ma i fatti veri, per sembrare veramente fatti veri devono essere messi in un ordine tra di loro che anche noi consideriamo vero. Per esempio, nell’ottocento e forse ancora oggi avremmo creduto nella Provvidenza, o nel Progresso, che ci avrebbero permesso di mettere in un ordine di un certo tipo tutti questi fatti veri. Prendiamo come esempio comodo la Provvidenza, c’è una specie di mano di Dio che prende i fatti veri e li mette in fila in un modo che a lui (Dio) è chiaro, questi fatti veri (le cose che avvengono) hanno allora un senso, che è anche buono e che si svela pian piano, eccetera, e così via. E di conseguenza il mondo ha senso, tra la cosa A e la cosa B ci sono dei nessi causali, e tutti questi vari processi svelano che c’è stato questo ordine dato dalla Provvidenza. Ecco, la mia sensazione mentre leggevo questo libro la prima volta, se vogliamo restare dentro questa immagine della Provvidenza, è che qualcuno avesse drogato Dio, e l’avesse ubriacato, e Dio, da ubriaco e drogato si fosse poi messo a far andare avanti il mondo, ma un po’ a caso perché ci vedeva doppio, gli scappava da ridere, non ne aveva voglia, usava delle cose sbagliate per fare le cose, e così via.
E così poi il mondo, invece di sembrare un bel giardino ordinato, sembra un pastrocchio di roba che funziona a caso e seguendo le logiche più strane.
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