A questi e altri divertenti o più seri interrogativi, potrete trovare risposta leggendo l'ultimo saggio di Keiko Ichiguchi Quando i giapponesi fanno ding (Kappa Edizioni, 2009).
(Keiko Ichiguchi, Biblioteca Delfini, domenica 14 marzo, ore 17)
È un gruppo di individui adulti, disponibili a condividere il racconto della personale esperienza di lettura di un testo, per lo più di narrativa, scelto preliminarmente, di comune accordo. In realtà il GdL legge e rilegge: prima legge il testo, poi ne ascolta altre possibili letture, intanto lo ripercorre e in qualche modo lo rilegge. Far parte di un GdL significa far tesoro della lettura individuale per riportare ad altri emozioni e pensieri che essa ha riportato a noi; è fare tesoro anche delle letture altre, scoprendo:
-libri che avrei sempre desiderato leggere, ma non sapevo esistessero
-il rispetto reciproco
-l'ascolto
-l'orgoglio di essere un lettore
-che leggendo sento, penso, conosco me stesso attraverso la lettura
-che tengo traccia delle mie letture
-che una lettura diversa dalla mia è possibile
Leggere solo libri, mai fotocopie
Mantenere una regolare scadenza degli appuntamenti, in genere mensili
Rispettare gli altri: non interrompere, non sovrapporre le voci, evitare colloqui a “due”, lasciare spazio anche ai meno esuberanti; chi non è mai intervenuto ha la precedenza su chi interviene per la seconda o la terza volta
Non ripetere ciò che altri hanno già detto, ma cercare di contribuire con qualcosa di nuovo e personale
Ricordare che non esistono torto o ragione, solo differenze di opinioni
Ciò che accomuna i membri del gruppo è la lettura di quel particolare testo; è bene perciò attenersi il più possibile ad esso. Anche i contributi critici utili per approfondire possono essere una ricchezza, purché non si dimentichi che ciò che mette tutti sullo stesso piano, al di là delle differenze umane e culturali, è aver attraversato la lettura di quel libro
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