giovedì 25 novembre 2010

Leggere con Ugo Cornia - verso "Centuria", di Giorgio Manganelli


Non so come si possa parlare di questo libro e della sua bellezza e stranezza. Un modo forse non sbagliato potrebbe essere quello di fare l’elenco parziale dei suoi vari personaggi. Che tipo di personaggi sono? C’è un signore di media cultura e costumi decorosi, un signore di buoni studi e umori moderatamente malinconici, il signore vestito di scuro dalla camminata attenta e pensosa che sa di essere inseguito, i signori che vengono a questa fermata ad attendere il treno e generalmente muoiono nell’attesa. C’è quel signore che attraversa Piazza Indipendenza e che regge tra le mani il capo che gli hanno appena mozzato, e che è un martire della fede, l’imperatore che giunge in Cornovaglia, un signore grasso, con barba, dal vestito un po’ sgualcito, che alle dieci e trenta del mattino si accorse di avere la facoltà di compiere miracoli, il fantasma che è annoiato, l’animale giglio, i dinosauri, una persona inesistente che abita un appartamento, il drago, il signore vestito di grigio che è un’allucinazione, un illustre fabbricante di campane, una fata del paese delle fate che un giorno sbagliò treno, il capitano del vascello fantasma, il grido, una voragine custode, una donna che ha partorito una sfera. Poi ce n’è tanti altri di personaggi che non elenco qui. La domanda conseguente è che tipo di azioni possono fare questi personaggi, per esempio una fata che ha sbagliato treno, oppure una voragine custode. Io questo libro l’ho letto e riletto tante volte, mi sembra la più bella serie mai scritta di biografie e momenti di vita di esseri piacevolmente inesistenti o originali, volevo dire marginali, ma marginali ha un senso negativo, e originale vorrei che venisse inteso come uno un po’ strambo, che di nascosto e dentro casa sua non è mai riuscito a imparare le regole del normale comportamento perché partecipa a un mondo mentale differente. A leggerlo non si smette mai di imparare qualcosa di importante, anche se non saprei precisare cosa. È un po’ come se quando stai guidando ti venisse in mente che da qualche parte, nella stessa città dove stai guidando, c’è un TIR invisibile che gira anche lui e chiunque può farci un frontale contro, nessuno sa come fare per evitarlo, ogni tanto qualcuno ci deve sbattere contro.

Ugo Cornia, conduttore del Gruppo di lettura "Leggere con Ugo Cornia"

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